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Santuario Madonna di Pompei

A Castro Marina si erge il Santuario consacrato alla Beata Vergine del Rosario di Pompei, edificato fra il 1893 e il 1895, su un progetto del barone Filippo Bacile di Castiglione, grazie ad una solerte raccolta fondi voluta dall’arciprete Gabriele Ciullo, canonico di Castro.

L’11 dicembre 1985 la chiesetta venne elevata a Santuario del Santo Padre e, l’anno successivo, fu istituita la confraternita del SS. Rosario.

Esterno del Santuario

L’edificio sorge su un piccolo pianoro sul versante in pendenza che degrada sull’attuale Piazza Dante col prospetto sulla storica via Santuario. Ha un impianto molto ridotto e, sempre per l’esiguità di spazio, non ha un sagrato vero e proprio o una piazzetta antistante.

Notevole è tuttavia la facciata prevista dal Bacile con uno sviluppo perfettamente rettangolare a tutt’altezza, tale da sovrastare i fabbricati vicini, probabilmente già esistenti ed avere visibilità da tutta la vallata del canalone antistante.

Ad eccezione del portale centrale e del finestrone bi-forato appena sopra, tutto il decoro è spostato in alto sulla linea di coronamento ed è composto da un ricamo di fiori stilizzati monolitici sempre in pietra leccese. Due enormi fusi a sbalzo terminano i vertici laterali superiori.

Le due aperture sul fronte sono caratterizzate da cornici che presentano un motivo a gola incavato, che si ripete in negativo anche sui piccoli profili secondari che incorniciano il portone.

Interno

La struttura è, in realtà, un’ampia cappella a cui il Bacile riesce a dare l’aspetto di una chiesa allargando il vano interno su due lati a mo’ di transetto e dotandola sul fondo di una piccola abside.

Qui, all’interno di un padiglione in marmo che funge anche da altare preconciliare, è posizionata la statua della Vergine, opera del maestro leccese Achille De Lucretiis. Questa è stata commissionata dai pescatori di Castro a ringraziamento dello scampato pericolo per la mareggiata del 30 dicembre 1896 e, per voto, portata a spalla dalla bottega dell’artigiano in Lecce, fino alle acque del Porto Vecchio.

Lo spazio principale del piccolo Santuario è illuminato da piccole vetrate decorate di gusto gotico, è alto circa undici metri ed è voltato in tre parti: due volte a spigolo alla leccese per la navata principale e da una semi-volta a padiglione su base esagonale per l’abside.

Il pavimento originale a mosaico è conservato solo nella prima parte della navata, nel resto della chiesa è stato sostituito da mattoni di cemento a motivo di mosaico, mentre per la zona dell’altare è stato usato il marmo di Carrara in lastre.

Nel 1956 ad opera del rettore Don Luigi Rausa furono eseguiti lavori per un modesto ampliamento e l’erezione del campanile.

Celebrazioni

Nel Salento, la Madonna del Rosario è venerata come liberatrice dall’errore e dal vizio. L’attuale festa della Madonna del Rosario è stata istituita da San Pio V, in segno di ringraziamento alla Vergine, per la vittoria della flotta cristiana contro i turchi a Lepanto il 7 ottobre 1571. Il titolo è equivalente a quello di Madonna della Vittoria, a cui si devono i tantissimi battesimi di Vittorio e Vittoria nel Salento.

La ricorrenza è celebrata a Castro Marina, come nel resto del mondo, sia l’otto maggio, che la prima domenica di ottobre. A Castro, inoltre, il 12 agosto, si svolgono i solenni festeggiamenti civili e religiosi con la caratteristica processione in mare.

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