
Porto di Enea
“… Ci spingiamo innanzi sul mare, quando da lungi scorgiamo oscuri colli e il basso lido dell’Italia. Le invocate brezze rinforzano, e già più vicino si intravede un porto, e appare un tempio di Minerva su una rocca. I compagni ammainano le vele e volgono a riva le prore. Il porto è incurvato ad arco dalla corrente dell’Euro; i suoi moli rocciosi protesi nel mare schiumano di spruzzi salati, e lo nascondono; alti scogli infatti lo cingono con le loro braccia come un doppio muro, e ai nostri occhi il tempio si allontana dalla riva …”.
[Eneide, Virgilio]
Castro è anche un luogo legato al mito. Si ipotizza, infatti, che il vecchio porticciolo della città possa coincidere con “il basso lido dell’Italia” su cui approdò l’eroe Virgiliano, in fuga da Troia.
Nel terzo libro dell’Eneide, Virgilio racconta che Enea, già prima di attraccare, aveva scorto da lontano un porto sormontato da un colle (proprio come a Castro) sulla cui cima si ergeva il tempio della dea Minerva.
Questa tesi ha acquisito valore a seguito della campagna di scavi del 2015, nel corso della quale è stato rinvenuto, in località Capanne, il busto di una statua riferibile alla dea Minerva. La recente scoperta costituisce una prova dell’esistenza, in tempi antichi, di un luogo di culto dedicato alla dea.
Inoltre, in passato, durante precedenti scavi archeologici, sono state ritrovate altre testimonianze di epoca magno-greca tra cui una statuetta della dea Atena e un frammento a vernice nera che costituisce la più antica mappa geografica occidentale di epoca classica raffigurante il Salento, che danno ulteriore valore a questa tesi.
Ma non finisce qui, secondo lo storico Dionigi di Alicarnasso (e poi tutti i commentatori di Virgilio), Enea sbarcò in una località chiamata Castrum Minervae, nome che la città di Castro ha assunto fino alla rappresentazione della Tabula Peutingeriana (riproduzione medievale di una più antica mappa romana III-IV secolo d.C.), nei portolani dei geografi arabi e turchi fino al Rinascimento.
Le numerose testimonianze storiche e archeologiche rinvenute in questi ultimi decenni dagli studiosi dell’Università del Salento non lasciano più alcun dubbio: Castro è stato il primo approdo italiano dell’eroe virgiliano. A ricordarci questo evento leggendario, il piccolo porticciolo di Castro è dedicato proprio all’eroe virgiliano: ecco a voi il “Porto di Enea”.