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Cattedrale

L’edificio della Cattedrale sorge quasi al centro del borgo antico, probabilmente, sulle rovine di un tempio greco. Un’iscrizione sulla facciata nord attesta il 1171 come data di conclusione dei lavori.

Nel 682 d. C. fu elevata a sede vescovile da papa Leone II.

Le invasioni turche del 1500 devastarono rovinosamente l’edificio. Fu Luca Antonio Resta, l’allora vescovo a riportarla all’antico splendore, per poi riconsacrarla alla Madonna Annunziata la terza domenica di ottobre del 1576. Dal 1969 la Cattedrale è diventata sede vescovile titolare.

Esterno della Cattedrale

I restauri del 2010, che hanno interessato l’intera superficie esterna dell’edificio, ne hanno ripristinato l’aspetto originario, dopo che i continui interventi e rifacimenti avevano alterato sensibilmente la sua struttura.

Esternamente la Cattedrale presenta gli elementi tipici del romanico pugliese: le mura scandite da archetti ciechi e lesene, due portali Porta piccola e Porta grande, sormontati da imponenti rosoni e, un campanile, che ora si erge sull’angolo nord-ovest, ma originariamente era situato sul lato est.

A sud è visibile l’antico episcopio, compiutamente restaurato, mentre, lungo il lato nord, circa due metri sotto il piano stradale, è incastonata la chiesetta bizantina (VIII-IX sec.), gemella della chiesa di San Pietro in Otranto.

Interno

L'interno possiede una pianta a croce latina ad un'unica navata terminante nel presbiterio. La navata fu più volte rifatta sino al 1670, anno della sostituzione del suo tetto in legno con una volta a botte sostenuta da 10 colonne, 5 per lato.

Lungo le pareti laterali si susseguono alcuni altari che ospitano numerose tele realizzate da prestigiosi artisti del Regno di Napoli, alcuni di ispirazione michelangiolesca, raffiguranti:

  • la Madonna Immacolata con i Santi Francesco d'Assisi e Francesco di Paola;
  • la Madonna con Sant'Antonio di Padova e il Beato Luca Belludi;
  • la Vergine Immacolata con i Santi Filippo Neri, Francesco di Sales, Ignazio di Loyola e Francesco Saverio;
  • la Madonna con i Santi Gaetano di Thiene, Carlo Borromeo e Andrea Avellino;
  • l'Annunciazione;
  • la Madonna del Rosario;
  • la Visita di Maria a Sant'Elisabetta.

L'altare maggiore, in stile barocco, si erge significativamente rispetto alla navata ed è posizionato sui resti di un tempio greco dedicato alla dea Minerva. Fu edificato dai vescovi De Marco e Capreoli tra il 1670 ed il 1685. È un'opera scultorea di notevole interesse ed è arricchito da due tele seicentesche raffiguranti la Madonna Annunziata, protettrice della città.

Ai lati dell’abside si aprono due cappelle, che conservano una le reliquie di Santa Dorotea (compatrona di Castro), l'altra alcune pregevoli statue processionali in cartapesta, fra cui quella della Madonna Annunziata.

La chiesa, accoglie inoltre:

  • un affresco bizantineggiante di Santa Lucia;
  • un seicentesco pulpito ligneo;
  • un organo a canne del XVII secolo.

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